Lavoro che fa parte del progetto "Divi senza fumo" commissionato dall'Istituto Nazionale dei Tumori in occasione del World No Tobacco Day del 2020
Una serie di codici alfanumerici compone l’immagine digitale, un piccolo errore di testo o un elemento esterno che si inserisce nella sequenza determinano, in maniera del tutto casuale, alcuni errori che possono compromettere l’intera immagine. Inserendo all’interno della sequenza alfanumerica una frase simbolica riguardante l’impatto del fumo sul corpo umano, si genera un errore che, a più livelli, corrompe l’immagine stessa. Più la frase si fa insistente all’interno della sequenza e più l’immagine si degrada, in un progredire continuo come in una pellicola cinematografica. Si aprono così le porte ad un parallelismo tra l’immagine digitale e il corpo umano, tra le due reazioni – del reale e della finzione – che in qualche modo collimano.
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